Grandi successi per il Vismara V46 Duende

03.11.2015
Il Vismara V46 Duende domina le classifiche IRC e ORC alla prima prova del campionato invernale di Riva di Traiano avvenuta della prima domenica di novembre, con un timoniere di eccezione: Giancarlo Simeoli. Giancarlo ha portato alla vittoria Vismara V46 Duende con il suo team Aeronautica Militare.
“Sono contento del risultato che ci premia sia in IRC sia in ORC – ha dichiarato all’arrivo Giancarlo per le pagine della Gazzetta dello Sport– perché è da molto tempo che stiamo lavorando su questa barca e oggi abbiamo colto un primo frutto. Abbiamo fatto le cose giuste in regata, ma soprattutto ci siamo impegnati tanto. Per raggiungere risultati accettabili io non conosco che un solo metodo: lavorare, lavorare, lavorare. Ed è quello che abbiamo fatto”.
AERONAUTICA MILITARE – DUENDE
Nel 2000 è stata presa un’importante decisione da parte del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare: quella di non finanziare con soldi pubblici le attività di vela, né di acquistare imbarcazioni.
Avendo però a disposizione un capitale sportivo composto da atleti di altissimo livello internazionale ed olimpico, è stata cercata una soluzione pratica per mantenere gli atleti in allenamento e dare loro la possibilità di cimentarsi in attività d’altura, con il controllo e il patrocinio della Federazione Italiana Vela.
Seguendo rigidi protocolli di affidabilità e onestà è stato individuato un armatore che utilizzava raramente la sua imbarcazione e gli è stato proposto di poterla utilizzare per migliorarne le prestazioni in ambito sportivo.
Nel giro di alcuni anni di intenso lavoro, il Vismara 46 “Duende” dell’armatore Raffaele Giannetti si è così trasformato da bellissima barca da crociera a purosangue delle regate d’altura.
Una soluzione win-win che rende prestigio e orgoglio sia all’armatore, che così contribuisce al sostentamento di queste eccellenze veliche italiane, sia alla forza armata dell’Aeronautica, che senza spendere soldi pubblici ha la possibilità di veicolare valori sportivi ed etici in una nazione dove la vela troppe volte è vista come uno sport minore e per pochi fortunati