Intervista all’armatore di V62 “Yoru”… la sua ARC 2021

17.01.2022
  • Da cosa è nata la decisione (o determinazione) di partecipare alla ARC? Qual è stata la molla più forte che vi ha spinto, considerando anche che, come l’anno scorso, anche quest’anno, contrariamente alle aspettative, è stata un po una “COVID ARC”.

–  L’idea di attraversare l’Atlantico ci ha sempre affascinato. Da anni guardavo i video di chi l’aveva fatta e ascoltavo i racconti degli amici che avevano fatto questa esperienza. La ARC ci è sembrata la formula più adatta per il nostro desiderio di affrontare per la prima volta la vera altura e l’Oceano, e di farlo misurandoci con altre barche e equipaggi in una regata. Il Covid ci ha fatto rinunciare nel 2020, ma quando abbiamo capito che nel 2021 saremmo riusciti a organizzarci, siamo corsi ad iscriverci.

 

  • Una volta presa la decisione qual è stata la prima cosa che avete fatto?

–  In realtà abbiamo fatto due cose in contemporanea: studiare a fondo le regole relative agli equipaggiamenti di sicurezza e predisporre un piano di verifiche e interventi sulla barca per prepararla a condizioni più gravose di quelle sperimentate finora nel Mediterraneo.

 

  • Preparare una barca per questa impresa è qualcosa che richiede molta pianificazione ed attenzione. Quali sono stati per voi i fattori critici?

  Abbiamo messo una particolare attenzione all’alberatura/sartiame, che sono stati verificati accuratamente anche con analisi a ultrasuoni per verificarne l’integrità; alla timoneria con verifica integrale e sostituzione delle parti soggette a usura, e in generale a tutta la parte impiantistica, che in caso di rottura in Oceano ci avrebbe messo in difficoltà, come le prese a mare, revisionate o sostituite. Abbiamo anche fatto fare alcune vele nuove, pensate ad hoc per la traversata. In pratica tutta la barca ha subito una revisione approfondita durante i lavori invernali 2020/2021.

 

  • Come avete selezionato l’equipaggio? Con il senno del poi avreste fatto scelte diverse?

–  Conoscevamo già tutti i membri dell’equipaggio. Avevamo già regatato insieme negli ultimi anni in diverse offshore e costiere. Negli anni si è formato un forte affiatamento e la condizione dello spirito che vogliamo in barca in regata: serietà e impegno, concentrazione sul risultato ma anche serenità, divertimento, e capacità di accettare anche i risultati che ci lasciano un po di amaro in bocca. Nel 2021 si è aggiunto all’equipaggio un nuovo componente, il nostro stratega e meteorologo, che ha una esperienza straordinaria di Atlantico, avendolo già fatto sette volte prima di questa ARC. 

 

  • Avete scelto di affrontare questa avventura in coppia, visto che la vela è una delle vostre comuni passioni. Cosa ha portato questa esperienza nella vostra coppia? C’è qualche consiglio che vi sentite di dare?

–  Questa esperienza ha, se possibile, aumentato la voglia di vivere la vela insieme! Yoru è stata pensata per essere portata in due e alterniamo lunghe crociere “double handed” alle regate in equipaggio completo. La ARC ci ha fatto fare un “salto” che ci permetterà di osare mete più lontane in crociera e ci ha fatto scoprire in bello di una lunga convivenza a full crew. Sono stati giorni bellissimi ed emozionanti, da mettere nel patrimonio del vissuto comune. Difficile dare consigli ad altre coppie. Ogniuno ha la propria via!

 

  • Quest’anno la traversata è stata particolarmente dura, con i primi giorni senza vento e poi con venti forti e mare confuso e sempre molto formato. Quali sono state le maggiori difficoltà  che avete incontrato in navigazione e che strategie avete messo in atto per superarle?

–  Sì le condizioni meteo sono state difficili, e questo ci ha un po sorpreso. Ci avevano raccontato di una lunga cavalcata su onde lunghe, andature portanti e bel tempo. Ma quest’anno non è andata così. Abbiamo scelto, per ridurre la possibilità nei primi giorni di essere fermi in bonaccia, di non scendere verso sud e di lambire una depressione, anomala in questa stagione, che stava “piantata” in mezzo all’Atlantico. Questo ci ha fatto fare anche bolina e traverso nei primi giorni, e prendere anche tanta pioggia. Poi il vento è girato a nord est, e ha rinforzato, anche troppo, ma abbiamo iniziato a fare medie giornaliere molto buone. Nella seconda settimana il vento è sempre stato molto sostenuto e il mare impegnativo per tutto l’equipaggio, ma il cielo è diventato sereno e la “cavalcata” verso St. Lucia esaltante, anche perché guadagnavamo posizioni su posizioni.

 

  • Quali sono stati il momento più buoi e quello più bello?

–  Le ultime 24 ore, con vento sostenuto, mare, sole e infine, nella notte l’avvistamento delle prime luci dell’isola, l’arrivo all’alba, Sono state un unico momento esaltante. Il momento più buio è stato nella notte a cui a circa 700 miglia dalla partenza abbiamo avuto burrasca, onda importante e vento anche oltre 40 kt, e Alessandra mentre riposava è volata oltre le reti di protezione e si è ferita alla fronte. Abbiamo avuto paura e ci siamo un po chiesti: potevamo fare qualcosa di più prudente?

 

  • Avete ottenuto un ottimo piazzamento (undicesima posizione overol e terzo posto in classe crociera). Siete soddisfatti del risultato? Quali erano le vostre aspettative?

–  Sì siamo felici del piazzamento, in particolare del terzo in reale tra i cruiser, circa cento, e dietro solo a due barche più grandi di noi. Il rating di Yoru ci penalizza sempre un po in compensato. Sapevamo di poter fare bene, Yoru è una barca da crociera molto veloce e il gruppo è affiatato e di alto livello! Non avevamo alcun riferimento prima della partenza, Non avevamo mai affrontato una regata così.

 

  • Se poteste rifare la regata domani rifareste le stesse scelte oppure cambiereste qualcosa?

–  Ci è venuta la voglia di rifarla in categoria racer: ci divertiamo e ci piace puntare sempre a migliorarci.

 

  • La domanda più importante: quanto vi siete divertiti?

–  E’ stato bellissimo. Abbiamo veleggiato in condizioni difficili ma non abbiamo rinunciato a qualche aperitivo innaffiato dallo champagne. Abbiamo, quando era possibile, ascoltato musica a tutto volume. Sì, ci siamo molto divertiti. Il clima a bordo è stato splendido. Ripartiremmo domattina.