Intervista a MANUELA CHIOLINI – marinaia B65 Castigo

17.05.2019

Storia della barca e tua esperienza a bordo

M.C. Castigo nasce in Finlandia nel 2010 con il nome di Stig ed è stata presentata come compromesso tra regata e crociera molto spinto dalla parte della regata.

Come molti compromessi però, alla fine non è riuscita a soddisfare a pieno nessuno dei due intenti ed è stata rivenduta al cantiere costruttore.

Dopo qualche anno di attesa di chi potesse veramente capirne e svilupparne il potenziale, viene acquistata dal mio armatore, già proprietario di un Baltic56 rivoluzionario, un day sailer con canting keel.

Ribattezzata Castigo, può finalmente rinascere con un nuovo spirito più croceristico ma pur sempre corsaiolo.

Un primo importante refit nel 2016 ed un secondo quest’anno, l’hanno resa attuale, competitiva ed ovviamente bellissima.

In principio ero spaventata dalle innovazioni tecniche e dalle soluzioni per me poco adatte alla crociera familiare ma, come pronosticato dall’armatore, è stata un occasione di continua crescita e stimolo a migliorare, organizzarsi ed adattare la barca a noi e noi alla barca; ora è una gioia farla navigare ed una fonte di orgoglio prendersi cura di lei.

 

Refit svolto a bordo?

M.C. A seguito di un fulmine che ci ha colpiti ad agosto 2018, abbiamo rinnovato tutto il sistema B&G passando all’H5000, tutto il sistema Mastervolt, con nuove batterie al litio ed abbiamo sostituito il motore VolksWagen con uno Yanmar più potente e con elica Gori che ne ottimizza le prestazioni. La barca è stata anche completamente riverniciata in una tonalità più chiara e più fresca.

Abbiamo anche approfittato per ristazzarla, perché le aggiunte di attrezzatura degli ultimi refit ne hanno modificato il peso, ed ora siamo pronti per la nostra prima regata.

 

Cosa ha questa barca in che altre non hanno e cosa vorresti che avesse in più?

M.C. E’ imprevedibile, sotto diversi punti di vista:  la vedi da fuori e ti innamori delle sue linee moderne, delle soluzioni tecnologiche dell’armo, poi entri e resti sorpreso di vedere degli interni di teak molto classici ed eleganti, anche se nascondono il cuore di carbonio della barca, se poi ci navighi la trovi imprevedibile come un purosangue da corsa.

 

Prospettive per il futuro?

M.C. A breve la partecipazione della 151 Miglia, poi estate di crociera pura, in seguito… non si sa, il progetto Oceano Atlantico, per ora, è solo rimandato.

 

Cosa pensi del team Vismara?

M.C. Un cantiere con maestranze interne che hanno decenni di esperienza su questo genere di barche non è facile da trovare oggi in Italia, conoscono bene i Baltic e sanno dove mettere le mani,in più, al secondo refit in tre anni mi hanno fatto sentire un po come a casa. Grazie ragazzi!